Generazione Z: un futuro che guarda al passato
03-04-2019
Sempre più connessi, multi-social e senza confini ma i valori e la vita vera tornano off-line: i giovanissimi cambiano le regole andando oltre gli stereotipi tradizionali.
Digitali e social ma anche inclusivi, responsabili, concreti e con valori importanti: gli appartenenti alla generazione Z riscoprono la famiglia, l'amicizia e la vita off-line, smentendo gli stereotipi più diffusi sui giovanissimi. Questo quanto è emerso dalla ricerca "Generazione Z: un futuro che guarda al passato" commissionata da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia (Classifica ANIA 2017), e condotta dall'istituto di ricerca AstraRicerche. Un viaggio attraverso gli occhi dei 14-24enni, per indagare il loro rapporto con la sfera sociale, la tecnologia, l'informazione, le abitudini di consumo, la mobilità, il tempo libero, il lavoro e le aspettative sul futuro.
La presentazione della ricerca, nella prestigiosa cornice della sede Torre Diamante di BNP Paribas, è stata moderata da Gianluca Gazzoli, conduttore di RadioDeejay, e ha visto l'intervento di Isabella Fumagalli - Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif -, Cosimo Finzi - Direttore di AstraRicerche -, Salvatore Palella - CEO & Founder Helbiz -, Valentino Magliaro - Civic Leader Obama Foundation e Founder Humans to Humans -, Cristina Cislaghi - Head of Media Relations di BNP Paribas Cardif - e la partecipazione "virtuale" dei ragazzi di MABASTA, vincitori del contest Open-F@b Call4Ideas 2019 promosso da BNP Paribas Cardif, con cui la Compagnia collabora affiancandoli nel loro progetto contro il bullismo e il cyberbullismo.
"L'ascolto è il primo strumento che abbiamo per rispondere in maniera efficace ai cambiamenti sociali con soluzioni sempre più accessibili e orientate alle persone. Dopo Millenials e Over 65 ci interessava comprendere la Generazione Z che rappresenta il target del futuro - afferma Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif - "Ci siamo trovati di fronte a dei giovanissimi nativi digitali concreti e con le idee chiare, dove il mondo virtuale è una ‘normalità' che non soppianta i valori tradizionali, come la famiglia e gli amici, e quelli nuovi, come l'inclusione e la sostenibilità. La nostra sfida sarà di offrire loro prodotti innovativi e nuovi modelli di servizio in una logica digitale che tenga sempre conto della componente esperienziale e dell'impatto sociale positivo."